Purtroppo ogni giorno leggiamo di incidenti nel mondo del lavoro e che troppe aziende ancora non riescono a prevenire gli incidenti, anche molto gravi. Ma perché nel 2023 continuano a ripetersi sempre le stesse dinamiche e ci sono ancora così tanti problemi di sicurezza che spesso si rivelano cronici?
Se l'obiettivo della gestione della sicurezza è quello di prevenire gli incidenti, i danni materiali e gli infortuni, allora perché dobbiamo costantemente esortare le persone a impegnarsi per la sicurezza? Non sarebbe puro buon senso per un'azienda prevenire incidenti e perdite, non mettere a rischio la salute di chi lavora per lei, non rischiare blocchi della produzione e non procurarsi danni di immagine?
Tutti gli incidenti possono essere prevenuti eliminando o gestendo alcune cause ben precise che sono le cosiddette cause scatenanti. Se le reali cause degli incidenti possono essere rimosse, allora l'incidente può essere evitato per sempre mentre, se siamo semplicemente in grado di gestirle, possiamo tenere la situazione sotto controllo ed evitare che, in caso di problemi, degeneri creando falle nella sicurezza. Perché limitarsi, dunque, a gestire le cause e non impegnarsi per eliminarle? Purtroppo non tutte queste cause possono essere rimosse facilmente, soprattutto quando si punta solo sui profitti. Bisogna affidarsi a una metodologia, quindi, che ci consenta di mantenerle sotto costante gestione, in modo da non mettere a rischio la salute di chi lavora per noi.
Spesso vediamo aziende impegnate in continui sforzi per migliorare la sicurezza, ma cadere in pratiche non sicure nel momento in cui si abbassa l'attenzione. C'è un urgente bisogno di comprendere le cause più profonde degli incidenti in modo che la sicurezza possa sperimentare miglioramenti reali. A volte si pensa, erroneamente, che un livello di sicurezza elevato sia alla portata solo di una minoranza di organizzazioni che vendono prodotti e servizi con un margine così alto da poter giustificare tutte le costose precauzioni per prevenire interruzioni nei loro processi. La sfida di una norma come la ISO 45001, invece, è proprio garantire che le organizzazioni non debbano basarsi semplicemente su precauzioni costose per garantire la sicurezza e che tutti possano permettersi di implementare misure efficaci e sostenibili in termini di costi.
La gestione della sicurezza opera in un sistema altamente complesso, dove cause più profonde e i loro effetti non sono strettamente correlati nel tempo e nello spazio. Le decisioni prese dalla dirigenza possono tradursi in un incidente anche dieci anni più tardi e le indagini svolte dopo l'incidente potrebbero non essere in grado di collegarlo alla reale causa che ne è alla base. Eppure, per risolvere davvero questi problemi di sicurezza, queste relazioni - per quanto tenui - dovranno essere scoperte, anche se nei sistemi complessi ci sono molti cicli di feedback interconnessi perché un nuovo programma destinato a risolvere un problema può provocare reazioni in altre parti del sistema e creare nuove problematiche inattese. La sicurezza, infatti, non riguarda solo il controllo ingegneristico dei pericoli ma anche la gestione di tutte le persone e delle parti coinvolte, comprese le loro azioni, i loro comportamenti e le loro motivazioni.
La ISO 45001 permette di fare esattamente questo perché insegna a gestire tutta la sicurezza aziendale in termini di un sistema formato da diversi processi interconnessi e a considerare come un cambiamento in un processo possa riverberarsi su un altro processo.
Se ci si abitua a gestire la sicurezza a livello sistemico si ottiene una maggiore efficacia ma anche una maggiore efficienza degli interventi che possono essere ottimizzati.
Se avete progettato un sistema per la salute e la sicurezza e volete certificarlo, contattateci, senza impegno, a questo numero 02.58320936 o a questo indirizzo email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Saremo lieti di assistervi, dandovi tutte le informazioni utili per intraprendere questo percorso.