Il punto 5.1.1 b della norma ISO 9001:2015 si concentra sul ruolo del top management nell'assicurare che la politica e gli obiettivi per la qualità siano stabiliti e risultino compatibili con il contesto e con gli indirizzi strategici dell'organizzazione.
Nelle prime versioni della norma, all'Alta Direzione era richiesto di definire e documentare la politica e gli obiettivi per la qualità e l'impegno nell'esercizio quotidiano della qualità. Nella versione del 2000 del documento veniva richiesto di stabilire la politica e gli obiettivi per la qualità dell'organizzazione mentre in questa ultima revisione del 2015 si richiede che siano stabiliti la politica e gli obiettivi per la qualità relativi al sistema di gestione per la qualità.
C'è una certa differenza tra la richiesta di stabilire politica e obiettivi dell'organizzazione o per il sistema qualità. Questo ultimo cambiamento sembrerebbe, infatti, limitare la politica e gli obiettivi per la qualità a servire lo scopo di quelle parti dell'organizzazione che contribuiscono alla fornitura ai clienti di prodotti e servizi. Se si è abituati a frequentare realtà che abbiano implementato un sistema per gestire la qualità, non è poco comune riscontrare che la politica e gli obiettivi per la qualità spesso vengono definiti da consulenti o copiati da testi specifici e portati semplicemente all'attenzione del top management per apporre sotto di essi una firma per dimostrarne l'approvazione.
Questo dovrebbe essere il primo cambiamento per una Direzione seria che voglia davvero imparare a dirigere un'organizzazione attraverso il sistema qualità: stabilire in prima persona politica e obiettivi perché questi sono gli strumenti principali per poter guidare efficacemente un'azienda avvalendosi della qualità come strumento. Quando è il top management a individuare su quali principi vuole che poggi il proprio sistema per gestire la qualità in azienda, la diretta conseguenza è che si può contare sul suo completo appoggio per implementarli e non è cosa da poco per i collaboratori.
Le aziende che non hanno una politica per la qualità spesso riscontrano performance mediocri, errori frequenti, inefficienze, standard bassi, risultati variabili e questo succede per il semplice fatto che non c'è un'uniformità di intenti nei confronti della qualità rispetto ad altri fattori quali, ad esempio, costi e tempistiche. Il primo passo da fare in contesti come questi è quello di far riconoscere all'Alta Direzione l'importanza di prestare attenzione alla qualità e al suo modo di agire nei suoi confronti per poi arrivare a determinare cosa vorrebbe che la politica per la qualità facesse per l'organizzazione. Per quanto riguarda gli obiettivi, è bene ricordare che un obiettivo per la qualità è un obiettivo che – quando viene raggiunto – fornisce un beneficio immediato al cliente.
E' ovvio, quindi, che gli obiettivi per la qualità debbano essere stabiliti nel momento in cui si pianifica il sistema che deve essere capace di procacciare e mantenere nel tempo la clientela. Per assicurarsi che gli obiettivi per la qualità siano stabiliti e consistenti con lo scopo e la strategia dell'organizzazione, il top management deve verificare che essi derivino dal processo di pianificazione strategica, dopo aver identificato i punti principali del sistema qualità. Per dimostrare che l'Alta Direzione ha esercitato la propria leadership e il proprio impegno nello stabilire la politica e gli obiettivi per la qualità occorre:
- Presentare l'evidenza dell'esistenza di un processo nato per stabilire la politica e gli obiettivi per la qualità;
- Mostrare in quali punti di questo processo il top management è direttamente coinvolto e in quale modo;
- Dimostrare che, prima dell'approvazione della politica e degli obiettivi per la qualità, essi vengono riesaminati dall'Alta Direzione per verificarne la compatibilità con il contesto e con la direzione strategica scelta